Un esempio di come si possa creare una grande mostra, un evento artistico e recuperare spazi artistici architettonici, lo troviamo in un unicum nel NUOVO FELLINI MUSEUM DI RIMINI
Inserito dal Ministero della Cultura tra i grandi progetti nazionali dei beni culturali, il Fellini Museum è al centro del nuovo polo culturale e si sviluppa lungo tre punti cardine del centro storico di Rimini: Castel Sismondo, la rocca malatestiana del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; il Palazzo del Fulgor, un edificio di origine settecentesca, dove al piano terra ha sede il leggendario cinema immortalato in Amarcord e ora riallestito con le scenografie progettate dal tre volte Premio Oscar Dante Ferretti. Infine, in piazza Malatesta, una grande area urbana, con verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche, un piano d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che rievolca il finale di 8½.
L’apertura del Museo sarà contrassegnata da un programma d’iniziative che dal 19 agosto proseguirà per tutto il 2021. Tra gli appuntamenti, la presentazione in occasione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia martedì 31 agosto 2021, al Lido di Venezia, dal Ministro della Cultura Dario Franceschini.
IL PROGETTO – che era stato anticipato dalla mostra Fellini 100 Genio immortale, aperta alla fine del dicembre 2019 – è parte di una più ampia azione di rinnovamento infrastrutturale e di valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città. Punto di congiungimento ideale e fisico di tutti questi attrattori culturali sarà proprio Piazza Malatesta, che circonda Castel Sismondo, definita la “piazza dei sogni”: una grande area urbana, con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche, un immenso velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di 8½, vuole essere un inno alla vita, alla solidarietà, alla voglia di stare assieme. A coronare il progetto, nelle prossime settimane si aggiungerà anche il Giardino delle Sculture, negli esterni del Museo.
LO SPETTACOLO di Monica Maimone pensato per Fellini Museum sarà un racconto – attraverso immagini volanti, proiezioni, acqua che si fa materia riflettente – di Federico Fellini visto da un solo punto di vista: le costanti delle sue emozioni nei film, diversi tra loro, ma tutti tesi ad indagare sulla sua anima, sulla sua psiche, sul suo tormento di creatore nato in un secolo complesso e in un luogo onirico di suo. Rimini: luogo di contraddizioni e specchio in continuo mutamento rapido di un Paese in mutamento lento. Tre i momenti raccontati del Fellini uomo e regista: l’innocenza, divisa in due momenti topici, l’innocenza ferita e l’innocenza senza voce (La Strada e La Dolce Vita); il profumo del peccato, diviso in due momenti – Il Peccato e l’Accudimento (Roma e la Città delle Donne); il Dolore redento dalla Bellezza, diviso in due momenti: Bilancio della sofferenza e La Bellezza (8 e mezzo, Amarcord, La voce dalla Luna). Lo spettacolo andrà in scena nelle serate del 19, 20, 21 e 22 agosto.
IL FELLINI MUSEUM E L’EREDITÀ DEL GRANDE REGISTA
“Il Fellini Museum non intende interpretare il cinema del regista riminese come opera in sé conclusa, come sacrario o omaggio alla memoria, ma esaltare l’eredità culturale di uno dei più illustri registi della storia del cinema, che a Rimini ha avuto i natali nel 1920”, spiegano gli organizzatori, “e riunisce in un unicum concettuale e spaziale più luoghi del cuore cittadino, dando vita a un percorso composito di narrazioni partecipate che rendono il visitatore protagonista di una esperienza immersiva, in un ‘dialogo’ senza soluzione di continuità tra spazi interni ed esterni in cui la creatività e l’immaginazione possano contaminare positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro, come chiave di accesso al mondo del ‘tutto si immagina’”.
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